Il primo incontro con suo cugino Giovanni lo ebbe prima ancora di venire alla luce, mentre era ancora nel grembo di sua madre Elisabetta: Luca nel suo vangelo narra che quando Maria si avvicinò a lei, incinta di Gesù,
“...il bambino le balzò nel grembo...”(Luca 1:41)
Ancor prima di nascere, in una maniera che non possiamo sapere, colui che sarebbe stato il primo testimone d Cristo fremeva per quell'incontro.
Giovanni non ebbe una vita facile: Matteo racconta che
“ Giovanni portava un vestito fatto di pelo di cammello, trattenuto ai fianchi da una cintura di cuoio; il suo cibo era costituito da locuste e miele selvatico.” (Matteo 3:4).
Sembra quasi l'immagine di uno di quei senza tetto che talvolta vediamo passando accanto alle stazioni delle grandi città, ricoperti di stracci legati in vita da corde a mo' di cintura, che si addormentano tra i cartoni e mangiano ciò che hanno trovato rovistando nei cassonetti, non è vero?
Eppure, a questo singolare personaggio, Dio aveva dato il compito di essere l'araldo di Gesù. Ma quanto era difficile per lui credere che quel cugino, perso di vista da tempo, per il quale aveva tirato un calcione in pancia alla povera Elisabetta, fosse davvero il Messia, l'Unto, colui di cui i profeti avevano parlato per millenni?
Cosa avresti pensato tu, al suo posto? Avresti nutrito dubbi? Si, certo, sapevi di ciò che la gente diceva di lui, vedevi le persone che guariva, e ascoltavi ciò che insegnava... ma possibile? "Mio cugino? Lui il Cristo?"
Anche stavolta Dio/Gesù non sgrida l'incredulità di un suo figlio, ma gli chiede di “unire i punti”, come si fa in quei giochi sulla Settimana Enigmistica, per vedere comparire l'immagine completa: “I profeti hanno parlato di me nei secoli, dicendo ciò che sarebbe accaduto. Ora tutte quelle profezie accadono attraverso di me; chi credi mai possa io essere, cugino Giovanni?”
Chissà se Giovanni, come quella prima volta mentre nuotava ancora nel liquido amniotico, ha balzato ancora nel ricevere quella risposta. Sta di fatto che la sua testimonianza diverrà ancora più incisiva, tanto da affermare davanti alle folle, lui primo tra tutti:
“Ecco lʼAgnello di Dio, che toglie il peccato del mondo!” (Giovanni 1:29).
Talvolta abbiamo difficoltà a capire quello che Dio stia facendo nel mondo, nella nostra vita ed in quella degli altri; vediamo segni contrastanti... e non capiamo: “Sei davvero tu che stai agendo, Signore, o cosa?”. Non dobbiamo mai vergognarci di avere dubbi e domande, ma...
”...in ogni cosa rivolgetevi a Dio, chiedendogli ciò di cui avete bisogno, con la preghiera e la domanda, in ringraziamento.” (Filippesi 4:6).
E sarà il Signore stesso a risponderci, facendoci unire i punti fino a farci vedete l'immagine finale, o forse solo la porzione di immagine che ci è utile di conoscere in quel momento della nostra vita.
DOMANDE PER TE
» Quali dubbi hai in questo Natale? Ci sono spiegazioni che vorresti ottenere da Gesù?
» Quando è l'ultima volta che hai chiesto in modo diretto a Dio qualcosa?
» Dio parla attraverso la sua Parola: se chiedi, lui parla. La stai leggendo assiduamente?
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