martedì 14 dicembre 2021

GIORNO 17 DI AVVENTO – UNO SCETTRO DI GIUSTIZIA


“Lo scettro non sarà rimosso da Giuda, né sarà allontanato il bastone del comando dai suoi piedi, finché venga colui al quale esso appartiene e a cui ubbidiranno i popoli.” (Genesi 49:10)

Tutti conoscono cosa sia uno scettro: è quella sorta di asta che i re avevano in mano quando erano seduti sul trono. Spesso era in oro, tempestato di pietre preziose e rappresentava l'autorità del re sul popolo. Ma perché lo scettro è il simbolo del potere?

Anticamente in Israele lo scettro (שֵׁבֶט šêḇeṭ) era un bastone di legno che veniva utilizzato da chi doveva giudicare. Esso aveva due funzioni; punire e misurare. Serviva per punire chi aveva commesso un reato, ma anche come misura fissa per calcolare la grandezza di un campo quando veniva venduto, così che chi acquistava fosse sicuro che chi vendeva gli desse la quantità esatta di terra che era stata pattuita e non di meno.

La profezia di Genesi parla di uno scettro, quindi di un re, che prenderà quello scettro per essere il re di tutti i popoli. Colui che verrà avrà il potere di punire, ma anche quello di “misurare” affinché le misure siano giuste, e non di meno.

Quando Luca nel suo Vangelo enuncia la genealogia di Gesù, dice anche : 

“[figlio] ...di Amminadab, di Admin, di Arni, di Chesron, di Perez, di Giuda...”. 

Era dunque proprio Gesù colui ai cui piedi sarebbe stato posto lo scettro affinché possa punire, ma anche giudicare e misurare con giustizia.

Lo scrittore di Ebrei parla di quello scettro speciale che è stato affidato a Natale: 

“ Di nuovo, quando [Dio] introduce il primogenito nel mondo, dice: «Tutti gli angeli di Dio lo adorino!»E mentre degli angeli dice: «Dei suoi angeli egli fa dei venti, e dei suoi ministri fiamme di fuoco»,  parlando del Figlio dice: «Il tuo trono, o Dio, dura di secolo in secolo, e lo scettro del tuo regno è uno scettro di giustizia.” (Ebrei 1:6-8)

Gesù è colui che ha in mano lo scettro capace di punire, ma è anche colui che quel potere lo amministra con giustizia assoluta. E quella giustizia sarà la nostra salvezza: Isaia dice di colui che verrà da una vergine: 

“... giudicherà i poveri con giustizia, pronuncerà sentenze eque per gli umili del paese. ” (Isaia 11:4 a)

Quello che nasce a Natale non sarà un re come ce lo immaginiamo noi: qualcuno che opprime e non lascia la libertà a nessuno, ma colui che misurerà la libertà di ciascuno, affinché non vada oltre ciò che il Padre ha stabilito sia giusto per l'uomo, ma nemmeno che sia di meno. Le sue sentenze saranno eque, ma per chi è umile, per chi sa di non essere giusto in se, ma che attende quel re, e lo accetta a Natale, o in qualsiasi altro momento, per diventarlo.

DOMANDE PER TE

» Hai mai subito un torto che non è stato giudicato con equità? Come hai reagito?

» Quale tipo di giustizia stai attendendo in questo momento? Sei “umile” da capire che solo attraverso Gesù potrai essere misurato della giusta lunghezza? Cosa devi fare per diventarlo?

» Conosci qualcuno che ha bisogno di sapere in questo Natale che esiste un giudice giusto che giudica con equità?

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