domenica 12 dicembre 2021

GIORNO 15 DI AVVENTO – PERCHE' QUEI DONI?

“[I Magi] Entrarono nella casa dove erano il bambino e Maria, sʼinginocchiarono e lo adorarono. Poi presentarono i loro doni e glieli offrirono: oro, incenso e mirra.” (Matteo 2:11 PV)

Cosa porti in dono quando nasce un bambino? Porti dei vestiti, che quando sono piccoli ne servono molti?  Oppure porti qualche giocattolo? O invece porti qualcosa alla mamma? Di rado si regala qualcosa al papà!

Ma cosa metti in valigia quando stai per incontrare un re? E specialmente un re appena nato? E se sei uno scienziato, non ti vengono in mente le cose pratiche a cui penserebbe tua moglie, ma regali ad effetto. 

Lo stesso nome “regalo” tradisce il fatto che sia qualcosa per un re che un suddito, un ospite o comunque qualcuno in visita porta per dimostrare interesse, gratitudine, sottomissione o per ingraziarsi i suoi favori.

Si, ma cosa porti al futuro re di Giuda? Non sappiamo quanto i Magi sapessero chi fosse quel re, e di certo non erano credenti, ma è abbastanza chiaro che conoscevano i profeti del popolo di Dio; avevano letto i segni in cielo, e avevano capito chi stava nascendo.

Scelsero dunque i doni che aveva indicato il profeta Isaia: 

“Una moltitudine di cammelli ti coprirà, dromedari di Madian e di Efa; quelli di Seba verranno tutti, portando oro e incenso e proclamando le lodi del Signore.” (Isaia 60:6)

Scelsero per primo l'oro; era un dono degno dei re, poiché colui disceso sarebbe stato un re.

Scelsero poi l'incenso; era un dono degno di un sacerdote, che  lo  bruciava davanti alla divinità, poiché colui disceso sarebbe stato  il Sommo sacerdote, come è scritto in Ebrei 9:11.

Ma per l'ultimo dono, Dio mise la sua impronta, guidando i Sapienti a portare il  simbolo di quello che sarebbe accaduto, il motivo della nascita di Gesù.

Dio li guidò a scegliere la mirra, poiché la si usava per guarire le ferite.

Gesù ha detto:

“Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Io non sono venuto a chiamare dei giusti, ma dei peccatori” (Marco 2:17)

Gli donarono la mirra perché Gesù  è il grande medico  capace di guarire e sanare le ferite e le piaghe dell'umanità,  e avrebbe sconfitto la morte. Ecco il motivo della mirra.

Se fosse solo nato un Re, se fosse solo nato un Dio, avremmo poco da festeggiare.

Ma colui che è sceso dall'alto è un Re, e un Dio,  che viene col balsamo della risurrezione, della salvezza, dell’adozione nella famiglia di Dio per chi crede in lui. Viene a Natale, per curare le tue e le mie ferite.

DOMANDE PER TE

» A chi ti rivolgi quando hai una ferita? Quale è il tuo medico?

» Quali ferite stai attendendo guariscano? Dove sono? Nel tuo fisico, o nel tuo cuore?

» In questo periodo di Natale incrocerai persone che portano con loro ferite fisiche o emotive. Come puoi aiutarle a capire che Gesù è disceso per guarirle?


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