Immaginati di essere una donna al nono mese di gravidanza, e tuo marito ti dice: “Dai, cara, prepara le valige che le metto in macchina; si torna a casa dei miei”. Quale sarebbe la tua reazione? Di certo non saresti felice della decisione di tuo marito. Ma se ci fosse una legge che ti impone entro breve tempo di andare al comune dove lui è nato, pena l'avere problemi con il governo locale, non ci sarebbero alternative. Dovresti fare i bagagli e partire.
Questa era la situazione in cui si trovava Maria. Cosa avrà portato con se? Avrà messo nei bagagli qualche lenzuolino di lino da usare durante l'eventuale parto? E cosa metterci dentro come vestiti per coprire il neonato? E quella radice che le ha dato la cugina, che fa un gran bene per le nausee, l'avrebbe portata? E magari un paio di forbici per tagliare il cordone...
Non viaggi a cuor leggero quando sai per certo che uno dei metodi usati per stimolare il parto è proprio viaggiare... e tu sei al nono mese!
Perché, allora, Dio permette che la decisione di un lontano imperatore a Roma, che tiene schiava la tua gente, obblighi te e tuo marito ad un viaggio così lungo e così scomodo dato il tuo stato? Eppure l'angelo ti aveva detto che eri “favorita dalla grazia” e che il Signore era con te! Non ti pare proprio che Dio stia dalla tua parte!
Dio non fa mai le cose a caso. All'epoca di Gesù, i primogeniti maschi, dopo essere stati circoncisi all'ottavo giorno e avere atteso i tempi per la “purificazione”, secondo la legge mosaica dovevano essere presentati al tempio per essere consacrati al Signore. Molte volte, piuttosto che recarsi a Gerusalemme, affrontando un viaggio costoso e pericoloso, i genitori si recavano nella sinagoga della città dove vivevano.
Ma Gesù non poteva che essere presentato laddove c'era la presenza fisica di suo Padre, ovvero nel Tempio di Gerusalemme. Doveva essere presentato là, anche perché Dio aveva già predisposto che, nel Tempio, sarebbe stato presente un anziano uomo chiamato Simeone che avrebbe preso in braccio il neonato e gridato dinanzi a tutte le persone presenti che quello che Maria e Giuseppe stavano presentando non era un semplice bambino, ma la salvezza e la luce che scendeva sulla terra. E là sarebbe stata anche la profetessa Anna, che avrebbe parlato di Gesù a tutti quelli che stavano aspettando la redenzione di Dio. In tal modo il popolo avrebbe saputo che era giunto il Messia, e la notizia sarebbe corsa di voce in voce per tutto il paese.
E per rendere tutto ciò possibile, Maria non poteva trovarsi a Nazareth, oltre cento chilometri dal Tempio, ma a doveva trovarsi a Betlemme, a nove chilometri dal Tempio.
Come esseri umani, quasi mai capiamo quale logica governi i piani di Dio; ma noi vediamo la strada, e, per quanto la nostra vista possa essere acuta, non può andare oltre la prima curva. Dio invece, in volo sui tempi, vede l'intero percorso dall'alto, e stabilisce lui gli incroci dove dobbiamo svoltare per adempiere al suo perfetto volere.
E sta a noi fidarci, e affidarci alla sua mente perfetta.
“Il cuore dell’uomo medita la sua via, ma il Signore dirige i suoi passi.” (Proverbi 16:9)
DOMANDE PER TE
» Hai mai avuto dubbi su ciò che Dio ti stava chiedendo di fare? Se si, quando?
» Quali sono le cose più “strane” che Dio ti ha chiesto di fare? Se hai obbedito, quali frutti hanno portato?
» Cosa ti sta chiedendo Dio in questo Natale di fare che ti pare non avere un senso logico?
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