La notte ha da sempre rappresentato per l'uomo un ostacolo quasi insormontabile; siamo creature diurne, i nostri occhi non sono progettati per adattarsi a vedere nell'oscurità, come invece lo sono quelli di molti felini o di molti rapaci notturni.
Di certo le notti dei nostri antenati erano costellate da incubi e dalla ricerca di un nascondiglio abbastanza sicuro per se stessi e per i propri cari dove attendere l'alba e non essere attaccati dai predatori notturni. Poi, con l'arrivo del fuoco, le cose cambiarono un poco; la fiamma accesa imitava in minuscola parte i raggi del sole, rischiarava qualche metro attorno e permetteva di vedere e prevenire gli attacchi delle fiere, ed in parte le scoraggiava, facendole sentire esposte e mancanti dell'effetto sorpresa. Non era il massimo, ma già era qualcosa Ma, per avere la protezione della luce proveniente dal falò, bisognava che esso fosse costantemente alimentato; e per questo, a turno, qualcuno si privava del sonno pur di proteggere gli altri e se stesso, continuando a mettere legna sul fuoco.
Sono di notte che si svolgono le peggiori attività umane: di notte si ruba nelle case, di notte si spaccia droga, di notte donne ed uomini vengono costretti a vendere i propri corpi per denaro. Di notte alcuni stanno svegli, per navigare sui siti a luci rosse, o su quelli dei giochi d'azzardo, o nel “dark web” per acquistare armi o scambiarsi immagini pedofile.
La notte fa così spavento e rende insicuro l'uomo tanto da definire uno stato d'animo: “Ho la notte dentro” si dice quando qualcosa in noi non va.
Eppure la notte non era stata studiata per questo all'inizio: fu creata nel primo giorno, quando Dio separò la luce dalle tenebre. E il quarto giorno
“Dio fece le due grandi luci: la luce maggiore per presiedere al giorno e la luce minore per presiedere alla notte; e fece pure le stelle. Dio le mise nella distesa dei cieli per illuminare la terra, per presiedere al giorno e alla notte e separare la luce dalle tenebre. Dio vide che questo era buono.”. (Genesi 1:16-18)
Fu di notte che Dio chiamò fuori della sua tenda Abraamo e , facendogli vedere le stelle nel cielo, gli promise una stirpe numerosa tanto quanto la volta celeste. Fu sempre di notte che Dio chiamò Samuele a servirlo.
Dio ha creato la notte per darci riposo, non terrore; ed è per quello che, ancora una volta, decide di sovvertire la logica umana, che vede la notte come un periodo negativo e pericoloso, per trasformarla in qualcosa che porti gioia e salvezza.
L'arrivo di Gesù è accompagnato dalla luce: quella che guiderà i Sapienti alla stalla, e quella che sveglierà i pastori nei campi, a dimostrare che con la nascita del Salvatore la notte non avrà più il potere di farci paura. Nessuna notte lo potrà più fare, soprattutto quella “notte dentro” che il genere umano ha sviluppato nei millenni e col rifiuto di ascoltare il proprio Creatore.
E sarà ancora di notte, nel Getsmani, che Dio vincerà per sempre la natura umana, piegandola al volere divino, quando Gesù deciderà di bere il calice doloroso che ci avrebbe liberato dalla nostra notte.
Ben più di un falò per rischiare la notte, ma una luce immensa e che sarebbe stata alimentata in eterno dalla sua presenza sotto forma di Spirito Santo.
“Dio è luce e in lui non ci sono tenebre di sorta.” (1 Giovanni 1:5)
DOMANDE PER TE
» Quale notte ti spaventa in questo momento? Perché?
» Cosa fai quando hai paura del buio? Dove trovi conforto?
» Quali persone conosci nella tua vita che stanno vivendo una notte profonda senza la luce di Gesù? Cosa puoi fare per loro in questo Natale?
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